Falso grossolano, falso inutile e falso innocuo: quali differenze?

In tema di falso, si distingue il falso “grossolano” che, per essere macroscopicamente rilevabile, non è idoneo a trarre in inganno alcuno; il falso “inutile”, che cade su un atto, o su una parte di esso, assolutamente privo di valenza probatoria; e, infine, il falso “innocuo” che, consistendo in una alterazione irrilevante ai fini del significato dell’atto, comporta che l’infedele attestazione (nel falso ideologico) o l’alterazione (nel falso materiale) non esplicano effetti sulla funzione documentale dell’atto stesso di attestazione dei dati in esso indicati. (Cass. pen., V, 18/03/2019 n. 23891)