Non comporta l’addebito della separazione l’abbandono del domicilio familiare se determinato dal comportamento dell’altro coniuge.

Il volontario abbandono del domicilio familiare da parte di uno dei coniugi, costituendo violazione del dovere di convivenza, è di per sé sufficiente a giustificare l’addebito della separazione, a meno che non risulti provato che esso è stato determinato dal comportamento dell’altro coniuge o sia intervenuto in un momento in cui la prosecuzione della convivenza era già divenuta intollerabile ed in conseguenza di tale fatto.

(Cass. civ., VI, 15/01/2020, n. 648)